adorno (addorno)
Esclusivo della poesia. Come aggettivo in Pd XVIII 63 veggendo quel miracol [Beatrice] più addorno, più bello; Vn XIX 11 44 Cosa mortale / come esser pò sì adorna e sì pura? (cfr. Chiaro Gentil donna 4, Madonna lungiamente 31, ecc.; e, con significato più esteso: Rime LXXXVI 6 adorna gentilezza le fa onore); Pd XXX 110 come clivo in acqua... / si specchia, quasi per vedersi addorno; Pg XXV 93 come l'aere... / di diversi color diventa addorno, diventa bello, si abbellisce (nello stesso significato di " abbellirsi ", " adornarsi ", col verbo ‛ fare ': Pd XXVII 70, Rime dubbie XXX 20).
Come aggettivo verbale: Pg X 31 conobbi quella ripa... / esser di marmo candido e addorno [adornato] / d'intagli; IX 54, XXX 24; Vn XXIII 17 2 Donna... / adorna assai di gentilezze umane, " dotata di molte qualità " (Barbi-Maggini); Pd I 63 parve giorno a giorno / essere aggiunto, come quei che puote / avesse il ciel d'un altro sole addorno. Cfr. Giacomo da Lentini Lo viso mi fa andare 4; Galletto Pisano Credeam' essere 10.