ADONIE ('Αδώνια, Adonia)
Festa religiosa dei Greci, spettante al culto di Adone, il giovane bellissimo amato da Afrodite e rimasto ucciso durante una caccia al cinghiale (v. adone e afrodite). La festa si celebrava, fin da tempo molto antico, in molte località del mondo greco ed anche in Siria ed in Asia Minore; aveva luogo in primavera oppure in estate: nel primo caso, i riti di essa ricordavano e rappresentavano il dolore per la scomparsa di Adone e tosto la gioia per il suo ritorno; nel secondo, i varî aspetti della vita vissuta in compagnia di Afrodite e bruscamente troncata dalla morte. Cadevano in primavera le Adonie di Biblos (in Siria) e di Atene; in estate, quelle di Antiochia e di Alessandria. Di quest'ultime ci offre una descrizione vivace e particolareggiata (per il tempo di Tolomeo Filadelfo) il XV idillio di Teocrito: si portavano in processione le immagini di Adone e di Afrodite, circondate da simboli di ogni specie della lussureggiante natura estiva e dai cosiddetti "giardini di Adone" (vasi con piante, che avvizzivano aitrettanto rapidamente come eran fiorite: simbolo della vegetazione primaverile); il canto magnificava la gioia dell'amore delle due divinità; ma ricordava l'appressarsi dell'ora fatale della separazione ed augurava il ritorno di Adone l'anno venturo. In Atene la prima parte della festa rappresentava il lutto per la morte di Adone (con pianti e lamenti di donne, con canti di dolore); seguiva la seconda parte con riti simili a quelli alessandrini sopra descritti.
Bibl.: Preller-Robert, Griech. Mythologie, I, pp. 362-379; Saglio, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiq. grecques et rom., I, p. 72 segg.; Nilsson, Griechische Feste von religiöser Bedeutung, Lipsia 1906, p. 306 segg.