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PRINS, Adolphe

di Anna Maria Ratti - Enciclopedia Italiana (1935)
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PRINS, Adolphe

Anna Maria Ratti

Criminalista belga, nato a Bruxelles il 2 novembre 1845, morto ivi il 30 settembre 1919. Dal 1879 al 1919 insegnò diritto e procedura penale nell'università di Bruxelles e dal 1883 al 1917 fu ispettore generale delle carceri. Oppositore delle teorie tradizionali della scuola classica e seguace solo in parte della scuola positiva italiana (respingeva la concezione del delinquente nato, dava importanza soprattutto alle cause sociali della delinquenza e classificava i delinquenti in occasionali, abituali e anormali, fu per lungo tempo uno dei principali esponenti del movimento belga a favore delle riforme penali. A lui in gran parte si devono l'organizzazione del tribunale dei minorenni e il passaggio della legge del 1912 sulla protezione dell'infanzia. Insieme con G. A. van Hamel e F. von Liszt, fondò nel 1889 l'Unione internazionale di diritto penale. Si occupò pure di diritto pubblico e sottopose a severa critica il regime democratico.

Le sue opere più importanti sono tutte edite a Bruxelles: De l'appel dans l'organisation judiciaire répressive (1875), La démocratie et le régime parlementaire (1884), Criminalité et répression (1886), L'organisation de la liberté et le devoir social (1895), Science pénale et droit positif (1899), De l'esprit du gouvernement démocratique, in Travaux de l'Institut de sociologie (1905), La défense sociale et les transformations du droit pénal, ibid. (1910).

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