NOURRIT, Adolphe
Cantante, nato a Montpellier il 3 marzo 1802, suicidatosi a Napoli l'8 marzo 1839. Figlio del tenore Louis Nourrit, studiò col celebre García. Esordì all'Opéra nell'Ifigenia in Tauride del Gluck e produsse nel pubblico una profonda impressione con la sua potente voce di tenore di forza e col suo calore interpretativo. Fu anche per qualche tempo professore di canto al Conservatorio di Parigi. Per lui Giacomo Meyerbeer scrisse le parti di Roberto in Roberto il Diavolo e di Raoul in Gli Ugonotti; D.-F.-E. Auber quella di Masaniello in La muta di Portici; J. F. E. Halévy quella di Eléazar nella Juive e Gioacchino Rossini quella di Arnoldo nel Guglielmo Tell. Male tollerando i successi del suo antagonista Gilbert Duprez, anch'egli celebrato tenore, nel 1837 si ritirò dall'Opéra, ma continuò a cantare viaggiando attraverso la Francia meridionale, il Belgio, l'Italia. Si uccise in un accesso di nevrastenia, dopo avere cantato la parte di Pollione nella Norma. Possedeva una voce robusta ed estesa, ed era cantante pieno di anima e di sentimento. Scrisse i libretti di alcuni balli teatrali per la Taglioni e per la Essler e anche alcune composizioni musicali, tra cui La Parisienne, marcia nazionale da lui stesso cantata. Anche il fratello Augusto fu rinomato tenore.
Bibl.: L. Quicherat, A. Nourrit, voll. 3, Parigi 1867; E. Boutet de Monvel, Un artiste d'autrefois: A. N., sa vie et sa corréspondance, voll. 3, Parigi 1903; J. F. E. Halévy, Derniers souvenirs, Parigi 1863.