Psicologo e pedagogista svizzero (Ginevra 1879 - ivi 1960). Mediatore e interprete delle diverse concezioni che avevano ispirato i movimenti delle "scuole nuove", presentandole in modo unitario mediante il termine "scuola attiva" che mediò da P. Bovet e che ebbe poi larga diffusione, considerò il bambino come essere attivo che ricostruisce le tappe dell'evoluzione dell'umanità e fece coincidere questa evoluzione con una progressiva conquista delle "leggi dello spirito" e della "ragione universale". Tale processo acquistò in lui un valore e un significato sempre più religioso, dando al suo pensiero, nelle ultime fasi della vita, un orientamento spiritualistico e di sostanziale adesione anche alla religione rivelata.
Fondatore nel 1899 e direttore fino al 1925 del Bureau international des écoles nouvelles, fu professore (1912-22) all'Institut J.-J. Rousseau, fondato da E. Claparède; nel 1921 fu uno dei tre fondatori della Ligue internationale pour l'éducation nouvelle e l'anno seguente (fino al 1931) divenne redattore capo della rivista Pour l'ère nouvelle, suo organo; nel 1925 fondò ancora, con P. Bovet, il Bureau international de l'éducation.
Tra i suoi numerosi scritti, quasi tutti tradotti anche in italiano: Transformons l'école (1920); L'école active (1920); L'éducation dans la famille (1920); L'autonomie des écoliers (1921); L'activité spontanée chez l'enfant (1922); La liberté de l'enfant à l'école active (1928); L'école sur mesure à la mesure du maître (1931); Libération de l'homme (1943); Vers une classification naturelle des types psychologiques (1943); Maisons d'enfance de l'après-guerre (1945); L'Orthogenèse humaine ou L'Ascension vers l'es prit (1960).