VIGELAND, Adolf Gustav
Scultore norvegese, nato a Mandal l'11 aprile 1869. Cominciò la sua carriera come intagliatore di legno; studiò poi la scultura con B. Bergslien e M. Skeibrok a Oslo (1889-1890), indi nello studio di V. Bissen a Copenaghen (1891) e a Parigi (1892-93). La sua prima grande opera, il gruppo Condannato (1891-92), è di un naturalismo patetico; così alcuni altorilievi, ispirati a Rodin, per es., Inferno (1894 e 1897). Nel 1895-1896, visitò Berlino, poi Firenze. Grande importanza hanno per lui il movimento e il carattere. Ricordiamo i suoi gruppi: Uomo con donna sulle ginocchia (1897), Amore e Psyche, La notte (1898). Inoltre: L'eremita (1898), I mendichi (1899), lavori che diedero, per il loro carattere, la possibilità al V. di eseguire statue di stile gotico per il duomo di Trondheim (1898-1902). Capolavoro di questo periodo è il monumento al matematico N.H. Abel in Oslo (1902-08).
V. ha eseguito anche ritratti: quello di Emmanuel Vigeland (1896), di Biørnstierne Biørnson e di H. Ibsen (1901), di Sophus Bugge (1902), di Jonas Lie (1904), ecc., che sono tra i migliori esistenti in Norvegia. In quest'ordine, ottime le statue di H.A. Wergeland a Kristiansand (1908), di R. Nordraak e Camilla Collet a Oslo (1911). Negli ultimi 30 anni, il V. ha lavorato a una fontana colossale a Oslo, ricca di gruppi di pietra e di bronzo e caratterizzata da una colonna di granito, formata di corpi umani scolpiti in un monolito alto 17 metri.
Altre sue opere: un Torso donna (1912); Egil Skallagrimsson (1923); il Busto di A. Røder (1921), e l'Autoritratto del 1922.
Bibl.: J. Thiis, Norske Malere og billedhuggere, Bergen 1904-1907; Norsk Kunsthist., II, Oslo 1927; V., fontane, Cristiania 1906 e 1917.