FERGUSON, Adam
Filosofo e storico scozzese, nato a Logierait (Perthshire) il 20 giugno 1723, morto a St. Andrews il 22 febbraio 1816.
Dal 1759 al 1785 insegnò all'università di Edimburgo. Si occupò soprattutto del problema etico-politico, cercando di conciliare l'antitesi tra l'individualismo utilitario del Hobbes e del Hume e la morale sentimentale e altruistica dello Shaftesbury e del Hutcheson. Tanto il principio della conservazione di sé quanto quello dell'amor del prossimo dovevano infatti valere, per il F., come mezzi per raggiungere quell'ideale di perfezione, a cui l'uomo doveva tendere sia in quanto individuo sia in quanto membro di una società. Nelle concezioni politiche il F. si attenne al costituzionalismo del Montesquieu. Suoi scritti teorici principali, gli Institutes of moral Philosophy (Edimburgo 1769) e i Principles of moral and political Science (Edimburgo 1792): da ricordare anche l'Essay on the History of civil Society (Londra 1766) e la History of the Progress and germination of the Roman Republic (1783), che volle essere l'esemplificazione storica delle sue vedute etico-politiche.
Bibl.: U. Kaneko, Moralphilosophie A. F.s, Lipsia 1904; H. Huth, Soziale u. individualistische Auffassung im 18. Jahrh., vornehmlich bei A. Smith. u. A. F., Lipsia 1907; Buddeberg, F. als Soziologe, in Jahrbuch für Nationalökonomie u. Statistik, 1925.