LIBERA, Adalberto
Architetto, nato a Villalagarina (Trento il 15 agosto 1903; si è laureato nel 1929 presso la Scuola superiore di architettura di Roma, dove risiede. Uno dei fondatori del Movimento italiano per l'architettura razionale (M.I.A.R.); organizzatore, insieme con G. Minnucci, della I Esposizione italiana di architettura razionale in Roma (1928) e della II a Firenze, in collaborazione con P. Bottoni. Fa parte dei "Congressi internazionali per la risoluzione del problema architettonico contemporaneo" (C.I.R.P.A.C.). Aderì al "Gruppo 7" di Milano; pubblicò in Rassegna italiana scritti programmatici.
Il L., cui distinguono un vivo senso decorativo e un'immaginazione raffinata e non scevra di capricciose eleganze e di soluzioni simbolistiche, ha partecipato a numerosi concorsi, ottenendo il 1° premio (insieme con G. Pollini) in quello per il piano regolatore di Bolzano; per l'edificio postale del quartiere Aventino in Roma (insieme con De Renzi); per il padiglione italiano dell'esposizione di Bruxelles (1935). Ha partecipato inoltre al concorso per la Palazzata di Messina, per la piazza della cattedrale di Tripoli, per gli edifici scolastici di Trento e Bolzano, per il Palazzo del Littorio e per l'Auditorium in Roma (in collaborazione con M. De Renzi e G. Vaccaro); per il piano regolatore di Aprilia, ecc., sempre distinguendosi. Altre sue opere: la Casa della G.I.L. di Portocivitanova; la torre pubblicitaria della S.C.A.C. alla Fiera di Milano (1928); la facciata della Mostra della Rivoluzione (con De Renzi) e il sacrario dei Martiri nella stessa mostra (con A. Valente, 1932); quattro palazzine ad Ostia. Di lui ancora: parte dei padiglioni dell'Esposizione nazionale delle colonie estive ed assistenza all'infanzia in Roma (1937); il Palazzo dei ricevimenti ufficiali e congressi all'Esposizione universale del 1942 in Roma (assegnatogli per concorso e in via di attuazione).
Bibl.: A. Pica, in Nuova architett. ital. Milano 1936 pp. 82-84 (con bibl.).