CENCETTI, Adalberto
Scultore, nato in Roma il 20 giugno 1847, ivi morto il 4 novembre 1907. Discepolo del Tadolini, si affermò con un busto femminile nell'esposizione romana del 1871. Nel 1875 vinse il concorso per il monumento a L. Galvani a Bologna, che terminò nel 1879. In seguito partecipò alle maggiori esposizioni, quasi sempre con sculture di genere: nel 1880 a Torino con la Tentazione e Il Gioiello della Vedova, nel 1884 pure a Torino con la scultura Troppo presto; nel 1893 a Roma col nudo Ignara mali (acquistato per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Eseguì diversi ritratti tra cui il busto dello storico Alfredo di Reumont per l'Accademia di San Luca (1888), e monumenti sepolcrali. Le opere maggiori del C. sono due grandi gruppi marmorei; il primo eseguito dal 1882 in poi per la facciata del palazzo dell'esposizione in Roma, rappresenta L'Arte trionfante tra la Pace e lo Studio; l'altro è il colossale monumento al presidente Juárez a Messico, eseguito dal 1890 in poi. Opera sua è altresì la statua monumentale del S. Matteo per la basilica di S. Paolo fuori le mura. Le sue opere monumentali sono grandiose ma vuote; nelle sculture di genere invece è più viva la comprensione dei fenomeni psicologici e l'esattezza coscienziosa nel riprodurli.
Bibl.: L. Callari, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibliografia precedente).