• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ACROCERAUNÎ

di Roberto Almagià - Enciclopedia Italiana (1929)
  • Condividi

ACROCERAUNÎ (A. T., 75-76)

Roberto Almagià

Col nome di Acroceraunio gli antichi indicavano (Plinio, Nat. Hist., III, 97, 145 e IV, 1 e segg.) la lunga ed erta sporgenza peninsulare che chiude ad O. la Baia di Valona e termina col C. Glossa o Linguetta; i monti che la percorrono eran detti talora dagli autori greci Κεραύνια ὄρη, nome che continua fino ad oggi. Nell'uso dei geografi attuali, il nome di Acroceraunî si applica alla catena che forma l'ossatura della penisoletta su ricordata e si prolunga a S., tra il Mar Ionio e la valle del fiume dì Dukati fino al Passo di Logara (m. 1035). È una catena costituita esclusivamente da calcari compatti giuresi e cretacei, che culminano nel monte S. Elia (in albanese Maj Elias, m. 1593). La montagna scende ripida sulla costa importuosa, ma in alto mostra forme spianate e cupoleggianti; è brulla, nuda, povera di acqua; la vegetazione arborea è ridotta ad aree molto ristrette. Nelle parti alte il calcare è qua e là incavato da doline ed altre cavità carsiche. La regione degli Acroceraunî è quasi disabitata; vi sono solo poche dimore sparse, ma nessun villaggio. Continuazione della catena acroceraunia è, a N., l'isolotto di Sàseno (v.); a S., in prolungamento della catena, si trovano i monti della Chimara (v.).

Bibl.: A. Martelli, Osservazioni geologiche sugli Acrocerauni e sui dintorni di Valona, in Mem. R. Acc. Lincei, Classe di Sc. fisiche, ecc., s. 5ª, IX (1912).

Tag
  • MAR IONIO
  • GEOGRAFI
  • CALCARE
  • CHIMARA
  • VALONA
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali