ACQUAVIVA delle fonti (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Bari con 10.848 apitanti (1921). È situata su uno dei più alti terrazzi (297 m.) della regione delle Murge, in una breve conca di terreni argillo-sabbiosi, che interrompono l'uniformità della massa calcarea permeabilissima. Perciò, Acquaviva è una delle poche località della Puglia fornite di acque potabili a limitata profondità (6-10 m.): di qui l'origine del nome. Il maggiore sviluppo edilizio negli ultimi 60 anni si è compiuto in direzione di sud, cioè per l'appunto verso la zona di più grande ricchezza di acque nel sottosuolo. Le colture orticole del bacino acquifero della città e di un altro bacino acquifero ad essa vicinissimo (detto di Piano-Conetto) ne costituiscono una delle più notevoli risorse economiche; le altre colture principali del territorio comunale (131,01 kmq. e 11.284 ab.) sono la vite, il mandorlo e l'ulivo. Qualche importanza vi hanno i prodotti industriali della distillazione degli alcool. È una cittadina civettuola e linda, con un bel giardino pubblico, con ampie piazze. La cattedrale romanica del sec. XII fu quasi interamente rifatta nel sec. XVI. La facciata conserva il bel rosone romanico. Il portale centrale è ornato di colonne scanalate, poggianti su leoni, e ha nell'alto una lunetta con la rappresentazione di S. Eustachio col cervo. L'abside è fiancheggiata da due campanili. L'interno, tutto trasformato, è riccamente decorato di stucchi e dorature.
Acquaviva trovasi sulla ferrovia Bari-Taranto, ed è congiunta, mercé una raggiera di buone vie rotabili, con tutti i centri abitati vicini. Ad Acquaviva è registrata una piovosità media annua di mm. 629.