ACQUA DI COLONIA (fr. e ingl. eau de Cologne; spagn. agua de Colonia; ted. Kölnisches Wasser)
Noto profumo, consistente in una soluzione alcoolica di olî essenziali (di bergamotto, di lavanda, di garofani, di rosmarino, di origano, di fiori d'arancio, di limone). Per la fabbricazione, v. profumeria.
L'origine dell'acqua di Colonia è legata al nome di Giovanni Maria Farina, nato a Santa Maria Maggiore (Novara) nel 1685, il quale, stabilitosi a Colonia, vi fondò col cognato un negozio di merci varie, fra cui prese un posto notevole e poi esclusivo l'aqua admirabilis.
L'acqua di Colonia, adoperata allora soprattutto come medicinale, si divulgò rapidamente. Risale al 1742 il nome francese di eau de Cologne (da cui il russo odekolonj).
Se il Farina stesso abbia inventato la ricetta o se l'abbia ricevuta da altri, non è ben certo. Secondo una leggenda, gliel'avrebbe data un ufficiale inglese reduce dalle Indie. Ma documenti antichi conservati a S. Maria Maggiore (Domodossola) additano come probabile inventore di essa Gian Paolo Feminis, del fu Gian Antonio, nato a Crana verso il 1670, merciaio ambulante. Ai lauti guadagni della sua invenzione il Feminis fece partecipare il paese nativo; morendo, egli avrebbe lasciato la ricetta a un Giovanni Antonio Farina, di cui nulla si sa, e da quest'ultimo essa sarebbe passata a Giovanni Maria Farina (cfr. C. Cavalli, Cenni statistico-storici della valle Vigezzo, II, Torino 1845, p. 167).
Morendo celibe nel 1766, Giovanni Maria Farina lasciò erede l'omonimo nipote e figlioccio, da cui discendono i Farina gegenüber dem Jülichs-Platz, che hanno ereditato il segreto di fabbricazione e difendono accanitamente il loro diritto contro gl'innumerevoli contraffattori. (Nel 1794 v'erano a Colonia 15 ditte che fabbricavano acqua di Colonia, di cui 4 col nome di Farina; nel 1865 le ditte Farina erano ben 39!).