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lattico, acido

di Guido Maria Filippi - Dizionario di Medicina (2010)
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lattico, acido

Guido Maria Filippi

Acido idrossicarbossilico, noto in due forme isomere (acido D-l., acido L-l.). La forma L è presente in piccole quantità nel sangue, nelle fibrocellule muscolari di uomini e animali, dove tende ad aumentare a seguito di attività fisica, nel fegato, nel timo, nei reni, nel liquido amniotico.

Ruolo dell’acido lattico nel metabolismo anaerobico

Le cellule muscolari possono produrre energia, sotto forma di ATP, da carboidrati e lipidi, utilizzando il ciclo di Krebs, in presenza di concentrazioni di ossigeno idonee per la fosforilazione (➔) ossidativa. Durante l’esercizio fisico intenso, tuttavia, la richiesta di ossigeno può essere superiore alle disponibilità. In tale situazione si ha un drastico calo della produzione di energia per ossidazione degli acidi grassi e diviene prevalente il metabolismo del glucosio (metabolismo glicolitico), per via anaerobica. Il metabolismo glicolitico produce ATP a una velocità 2,5 volte maggiore della via aerobica, ma da una molecola di glucosio estrae solo 2 molecole di ATP, contro le ca. 30 della via aerobica. Si tratta dunque di una procedura poco vantaggiosa dal punto di vista energetico, tale da produrre uno stato di acidosi (➔). Dalla via anaerobica viene infatti prodotto acido l., il quale, pur non essendo la principale fonte di ioni H+, fornisce un contributo rilevante al calo del pH.

Meccanismi di autoregolazione indotti dall’acido lattico

In condizioni normali, l’acido l., dopo essere stato trasferito dalle cellule al plasma, raggiunge cuore e fegato dove è riconvertito in glucosio. Quando tuttavia lo sforzo fisico ha superato le richieste di ossigeno per la fosforilazione ossidativa necessaria a produrre ATP in aerobiosi, la produzione di acido l. aumenta, superando le capacità di metabolizzazione dello stesso, e la lattacidemia aumenta. Questa particolare situazione metabolica è in grado di autolimitarsi. L’accumulo di acido l. nel plasma infatti riduce il pH e produce la sensazione di fatica, da cui conseguono una diminuzione progressiva della prestazione e dunque una diminuzione del metabolismo glicolitico. Questo meccanismo a feedback riporta i livelli di acido l. nella norma. La fatica indotta dall’acido l. è destinata tuttavia a sparire in tempi di secondi o minuti, sia grazie al comportamento metabolico di tale acido, sia grazie ai sistemi tampone dell’organismo che impediscono una eccessiva diminuzione del pH. La fatica che persiste per tempi ben maggiori, fino a 72 ore dallo sforzo, ha altre origini, probabilmente riconducibili a microlesioni indotte da fenomeni di contrazione (➔) eccentrica.

Vedi anche
metabolismo Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici intracellulari. Il metabolismo ha quattro funzioni principali e specifiche: ricavare energia chimica ... acido piruvico Chetoacido alifatico, CH3COCOOH, detto anche acido acetilformico; si presenta come un liquido dall’odore penetrante che si può ottenere per distillazione secca dell’acido tartarico, per saponificazione del cianuro di acetile, per ossidazione dell’acetone e del lattato di calcio; è un prodotto intermedio ... glicolisi Processo di degradazione anaerobica del glucosio ad acido lattico (detto anche ciclo di Embden-Meyerhof), caratteristicamente legato alla produzione di energia sotto forma di ATP. Questo tipo di demolizione del glucosio si realizza in molti microrganismi e nelle cellule della maggior parte degli animali ... gluconeogenesi Sintesi biologica del glucosio a partire da sostanze diverse dai carboidrati, il cui scopo è quello di contribuire a mantenere pressoché costante la concentrazione ematica di glucosio. I principali precursori non carboidrati sono l’acido lattico, gli amminoacidi e il glicerolo, derivati rispettivamente ...
Tag
  • FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA
  • LIQUIDO AMNIOTICO
  • CICLO DI KREBS
  • ACIDI GRASSI
  • CARBOIDRATI
Altri risultati per lattico, acido
  • lattico, acido
    Enciclopedia on line
    Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). La forma D si ottiene per risoluzione del racemo presente in natura oppure per via biotecnologica ...
  • acido lattico
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Acido 2-idrossipropanoico, di formula CH3CHOHCOOH, che può esistere nelle forme destrogira (D), levogira (L) e racemica (D-L). La D si ottiene per risoluzione del racemo presente in natura oppure per via biotecnologica a partire dal glucosio, per azione del Lactobacillus leichmannii. La L si trova in ...
Vocabolario
làttico
lattico làttico agg. [der. di latte] (pl. m. -ci). – 1. Acido l.: acido organico (alfa-idrossipropionico) presente nel latte acido, nel sangue, nel tessuto nervoso e in quello muscolare (nel quale aumenta durante l’intenso e protratto esercizio...
àcido²
acido2 àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...
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