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ACI

di Guido Libertini - Enciclopedia Italiana (1929)
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ACI ("Ακις, Acis, Acium)

Guido Libertini

La menzione di un centro abitato sulle rive del fiume Acis appare per la prima volta presso Silio Italico (Punica, XIV, 221), mentre il nome e la precisa posizione ci vengono dati dall'itinerario di Antonino che indica Acium a 19 miglia da Nasso e a 9 da Catania. La terza menzione si deve ad un'epigrafe di recente rinvenuta nel territorio della odierna Aci S. Antonio. Una tradizione secentesca fece della latina Acium la continuazione della greca Xiphonia che erroneamente si localizzò vicino al Capo Mulini: pertanto non è certo se il luogo del predetto abitato romano debba ricercarsi nel sito ora nominato, dove si rinvennero diverse anticaglie, oppure intorno ai resti di un cospicuo stabilimento termale romano esistente presso la sorgente sulfurea di S. Venera, non lungi dalla moderna Acireale.

Incerta è pure l'identificazione del corso d'acqua che dètte il nome alla città, e che gli scrittori antichi indicano genericamente nella regione etnea celebrandolo per la freschezza delle sue acque. Da alcuni storici moderni esso fu identificato infatti con Fiumefreddo (che scorre tra Mascali e Calatabiano), da altri con le cosiddette Acque grandi e da altri ancora con la Reitana. L'etimologia si ricercava nel suo corso rapido e diritto come quello di una freccia (in gr. ἄκις).

Divinità - Attorno alla divinità fluviale di Akis, che probabilmente ebbe anche culto, si intessé la leggenda della sua uccisione per opera di Polifemo geloso dei suoi amori con Galatea, leggenda che soltanto nell'epoca ellenistica sarebbe entrata nella letteratura greca donde poi passò alla poesia romana (Ovid. Fasti, IV, 468; Metam., XIII, 750; Antholog. lat., I, 1, 148; Claud., Raptus Proserp., III, 332; Serv., Ad Ecl., IX, 39). Da questa elaborazione letteraria derivano i mitici genitori di Akis, la ninfa Symaithis (dal fiume siciliano omonimo) e l'italico Fauno.

Bibl.: Per Aci città v. Raciti-Romeo, Memoria sulle origini di Aci, Acireale 1893; Raccuglia, Storia di Aci, Acireale 1906, p. 123 segg.; G. Libertini, in Notizie Scavi, 1922, p. 491 segg.

Per Aci fiume v. Teocrito, I, 69; Apostol., I, 96; III, 12; Solino, V, 72; Vib. Seq., 2, 13.

Per Aci fiume divinità v. E. Ciaceri, Culti e miti nella storia dell'antica Sicilia, Catania 1911, pp. 8 segg., 62 segg., 249 segg., 256.

Vedi anche
Galatea (gr. Γαλάτεια) Mitologia Nereide, così chiamata dalla spuma marina, bianca come il latte (γάλα); amata da Polifemo, gli generò il figlio Galato (o anche Celto e Illirio; eponimi dei Galati, Celti e Illiri). Secondo un’altra versione, Polifemo ebbe come rivale il giovinetto Aci, figlio di Pan e di una ... ninfa Mitologia Nella mitologia classica, divinità della natura. Le N. erano venerate dai Greci antichi come geni femminili delle fonti, dei fiumi e dei laghi (Naiadi), delle foreste (Driadi o Amadriadi), dei monti (Oreadi); erano benigne verso i mortali, di cui non disdegnavano l’amore. Dai Romani le N. furono ... Greci Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi e in gran parte lingua albanesi. mito Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), una narrazione di particolari gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri. Il m. può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare pratiche rituali o istituzioni sociali e, più genericamente, rispondere alle grandi domande che gli uomini si pongono. ...
Tag
  • EPOCA ELLENISTICA
  • SILIO ITALICO
  • ACIREALE
  • TEOCRITO
  • EPIGRAFE
Vocabolario
aci-
aci- [tratto da acido]. – Prefisso chimico che indica carattere acido in un composto organico: sono, per es., detti acicloruri i cloruri dei radicali acidi organici.
niacina
niacina s. f. [tratto da ni(coti)na, con inserzione di aci(do)]. – Altro nome dell’acido nicotinico.
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