PARÁSCHOS, Achilleús (Αχιλλεὺς Παράσχος)
Poeta greco, nato a Nauplia nel 1838, morto ad Atene hel 1895. Appartenne alla schiera dei poeti romantici; dotato di molta vena più che di vero genio poetico, scrisse in lingua pura e talvolta in volgare un'infinità di versi che gli procurarono popolarità superiore ai meriti.
Fu dai contemporanei posto accanto ad A. Balaōrítēs, che lo supera di molto per originalità e forza; tuttavia, nei suoi versi più riusciti, può dirsi precorra i migliori volgaristi della seguente generazione. Tra le sue opere ricordiamo: ‛O ἱππότης (Il cavaliere, 1854); ‛O ἄγνωστος (Il poeta ignoto, 1883); Λυδία (1863); ‛O Γέρω-καπετᾶνος (Il vecchio capitano, 1867); ‛Ο 'Αλϕέδος (1870), di evidente imitazione byroniana; ‛Ο Κανάρης (1877). Scrisse anche un'ode in onore di Vittorio Emanuele (1868) e una in onore del re Ottone, a cui in gioventù era stato avverso.
Il fratello Geórgios (nato a Chio nel 1822, morto nel 1886) fu anche poeta: scrisse versi patriottici, tradusse l'Ernani di V. Hugo e gran parte dell'Iliade di Omero.
Bibl.: G. Xenopoulos, Οἱ Παράσχοι, in Διαλέξεις ϕιλολογικοῦ συλλόγου Παρνασσοῦ, II, Atene 1909.