SCLAVO, Achille
Medico, nato a Lesegno (Cuneo) il 23 marzo 1861, morto a Siena il 2 giugno 1930. Laureato a Torino (1886), allievo di L. Pagliani di P. Canalis, di A. di Vestea, diresse il laboratorio batteriologico e insegnò batteriologia nella scuola speciale d'igiene presso la direzione generale di sanità creata da Francesco Crispi, e quando essa, durante i rivolgimentì politici del 1896, fu soppressa andò incaricato d'igiene a Siena, poi per concorso a Sassari, ritornando presto (1898) a Siena ove svolse continuativamente, salvo un periodo di tre anni (1918-1921) trascorso nell'università di Firenze, la sua fervida attività nella ricerca scientifica e al servizio dell'igiene nel campo pratico. Per varî anni (1914-19 e 1924-26) fu rettore dell'università di Siena.
La produzione scientifica si riferisce a problemi di batteriologia, d'immunologia, di sierologia, di biologia generale, ecc., a studî sull'epurazione biologica delle acque, sull'approvvigionamento idrico, sull'edilizia, sull'alimentazione umana; a numerose nuove applicazioni della tecnica igienica e culmina in quelle ricerche sulla sieroterapia del carbonchio ematico che ha risolto interamente, dal lato scientifico e da quello curativo e preventivo, uno dei più gravi problemi umani e zootecnici con la più efficace terapia di questa malattia, meritando il premio internazionale Riberi. Nel campo sociale vanno ricordati la campagna antimalarica in Sardegna (1910) intrapresa con A. Lustig e che fu di modello per altre contrade; la repressione del colera in Alessandria e a Campobasso (1893), in Sardegna, in Puglia (1910-11) e del vaiuolo a Palermo (1911), premiata con medaglia d'oro ai benemeriti della salute pubblica; la fervida attività spiegata nel periodo della guerra mondiale in paese e fra le truppe combattenti; l'attiva partecipazione alla lotta antitubercolare portata soprattutto nei centri rurali, alla protezione dell'infanzia, all'incremento dell'educazione fisica. Maestro e insegnante di poco comune efficacia creò una numerossa chiera d'igienisti pervenuti alla cattedra o ad alti uffici nell'amministrazione sanitaria; costituì l'Associazione italiana d'igiene, partecipò a lungo al Consiglio superiore di sanità e ad altre istituzioni; felice volgarizzatore delle regole igieniche, premiato con medaglia d'oro ai benemeriti dell'istruzione popolare, fu l'apostolo per la formazione di una coscienza igienica nel paese.