NERI, Achille
NERI, Achille. – Nacque a Sarzana il 26 settembre 1842, da Luigi e da Carlotta Rossi.
Abbandonati nel 1858 gli studi ginnasiali, seguiti a Sarzana presso i padri della Missione, ottenne poi un modesto impiego alle Ferrovie. Esordì nell’ambito storico-letterario nel 1867 con un volume della «Scelta di curiosità letterarie inedite o rare» bolognese, l’edizione del poemetto La guerra di Serrezzana e un opuscolo sul luogo di nascita di Persio. Collaborò al settimanale spezzino La Liguria (1869) come redattore e poi corrispondente da Genova – come segnala Ubaldo Mazzini (1908), senza però registrare la sua bibliografia –, al quindicinale letterario Il Filomate (1870) e, dall’anno seguente, a Il Propugnatore, pubblicandovi testi letterari inediti o poco noti (e un suo sonetto, presentato come trecentesco) e venendo in seguito chiamato a far parte della Commissione per i testi di lingua.
Dopo un tentativo infruttuoso di ottenere l’autorizzazione a insegnare privatamente materie letterarie, concorse – con l’aiuto del cugino Giulio Rezasco, alto dirigente del ministero della Pubblica Istruzione – a un posto di applicato alla Biblioteca universitaria di Genova (dal 1865 diretta dallo storico Emanuele Celesia), prendendo servizio il 1° dicembre 1872. Era già ben introdotto nell’ambiente culturale genovese e dal 1872 faceva parte della Società ligure di storia patria, di cui era segretario Luigi Tommaso Belgrano: sicuramente all’iniziativa di quest’ultimo, il più intraprendente tra gli storici genovesi, si deve la fondazione del Giornale ligustico di archeologia, storia e belle arti (1874), mensile diretto da Belgrano e Neri e in pratica compilato in massima parte dal secondo.
Il periodico ebbe un certo successo per la sua formula agile e ricca d’informazioni, con i resoconti delle adunanze della Società e delle sue sezioni (Neri era segretario di quella di Storia), la presentazione di nuovi ritrovamenti in campo archeologico e artistico e nutrite segnalazioni bibliografiche, e proseguì con qualche traversia – numeri doppi o tripli, il salto dell’annata 1880 e nel 1882 il ritocco del titolo in Giornale ligustico di archeologia, storia e letteratura – fino alla fine del 1893. Oltre a pubblicare molti articoli nel Giornale, Neri collaborò all’Archivio storico italiano, ad alcuni quotidiani e ad altri periodici, fra cui il Giornale storico della letteratura italiana, la Rassegna settimanale, il Fanfulla della domenica, L’Illustrazione italiana.
Nel frattempo presso la Biblioteca universitaria era passato alla qualifica di assistente (dal 1885 sottobibliotecario di 1ª classe). Nel 1877 si occupò anche della cernita e della catalogazione dei libri delle congregazioni religiose soppresse devoluti al Comune di Sarzana. Nello stesso anno richiese nuovamente l’abilitazione all’insegnamento per titoli, la sua domanda fu accolta e dalla primavera 1878 insegnò come supplente d’italiano alla scuola normale femminile di Genova.
Nel 1884 venne nominato membro effettivo della Deputazione di storia patria per le antiche provincie e la Lombardia e divenne poi membro (negli ultimi anni emerito) anche delle Deputazioni per le provincie modenesi e parmensi.
Fu nominato inoltre accademico di merito dell’Accademia ligustica di belle arti, socio onorario dell’Accademia lunigianese di scienze Giovanni Capellini e socio corrispondente dell’Accademia lucchese e dell’Accademia dei Rinnovati di Massa.
Dopo la morte di Celesia (25 novembre 1889) fu incaricato della direzione della Biblioteca universitaria di Genova, conseguendo anche la promozione a bibliotecario, ma dopo poco più di tre anni, per un ‘infortunio’ nella gestione, fu dispensato dal servizio (31 dicembre 1892). Durante la sua direzione acquisì la collezione di autografi e le carte di Giambattista Passano (1815-1891), dandone notizia nel Bollettino delle pubblicazioni italiane. Nel 1892 fu anche segretario del V Congresso storico italiano, che si tenne a Genova per il centenario colombiano, esponendo nella seduta inaugurale l’attività della Società ligure e il programma dei lavori, e curò una sezione della Mostra allestita per il I Congresso geografico italiano.
Ottenne poi, grazie a Ferdinando Martini, un incarico d’insegnante di lettere alla scuola normale dell’Aquila, quindi la nomina a reggente di storia e geografia a quella di Treviglio (1896) e nel 1899 il rientro alla scuola normale femminile di Genova, dove concluse la carriera.
Tornò al giornalismo erudito fondando alla Spezia nel 1900, con la collaborazione di Ubaldo Mazzini (voltosi proprio per sua sollecitazione alle ricerche archeologiche sulla Lunigiana), il Giornale storico e letterario della Liguria, che riprendeva la formula del Ligustico spostandone però il baricentro d’interessi. Cessata anche questa rivista alla fine del 1908, fondò l’anno successivo, sempre con Mazzini, il Giornale storico della Lunigiana, che diresse fino al 1919.
Nel 1915, o poco prima, venne incaricato dal Comune di Genova dell’ordinamento e della catalogazione del materiale archivistico e storico conservato a palazzo Bianco e palazzo Rosso, con il quale costituì il Museo del Risorgimento. Ne pubblicò anche il catalogo (Milano 1915, con un secondo volume uscito postumo nel 1925) e mantenne la carica di conservatore fino alla morte. Nell’estate 1923 un comitato in suo onore promosse la compilazione della bibliografia dei suoi scritti; nel 1924 venne nominato socio onorario della Società ligure di storia patria.
Morì a Genova il 13 aprile 1925.
Opere: I suoi numerosissimi scritti – 460, con qualche omissione, nella Bibliografia di A. N. (Genova 1924) compilata da Umberto Monti – ne fanno il più tipico rappresentante ligure delle ‘spigolature’ erudite e sono in genere incentrati su documenti o lettere inediti, spaziando dal Medioevo all’età del Risorgimento, con particolare attenzione agli storici liguri (Antonio Ivani, Gottardo Stella, Pier Giovanni Capriata, Luca Assarino, Agostino Oldoini, Filippo Casoni) e a scrittori come Chiabrera, Goldoni (Aneddoti goldoniani, Ancona 1883), Baretti, Alfieri, Foscolo. Raccolti in parte in volume (Passatempi letterari, Genova 1882; Costumanze e sollazzi, ibid. 1883, che è il suo lavoro più apprezzato; Studi bibliograficie letterari e De minimis, ibid. 1890), prediligono spunti di storia del costume e della vita culturale e mantengono tuttora una certa utilità in mancanza di approfondimenti successivi.
Fonti e Bibl.: Un fondo di sue carte è conservato all’Archivio di Stato di Genova e un’altra parte del suo carteggio, con materiali di lavoro relativi al Risorgimento, è confluita nell’archivio di Arturo Codignola presso la Scuola normale superiore di Pisa. Roma, Arch. centr. dello Stato, Ministero della Pubblica Istruzione, Personale (1860-1880), b. 1467; A. Manno, L’opera cinquantenaria della R. Deputazione di storia patria di Torino, Torino 1884, pp. 318-322; A. De Gubernatis, Dictionnaire international des écrivains du jour, Florence 1891, pp. 1532 s.; Id., Piccolo Diz. dei contemporanei italiani, Roma 1895, p. 641; Id., Dictionnaire international des écrivains du monde latin, Rome 1905, pp. 1050 s.; T. Rovito, Diz. bio-bibliografico dei letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli 1907, p. 181; G. Biagi, Chi è?, Roma 1908, p. 182; E. Pandiani, L’opera della Società ligure di storia patria dal 1858 al 1908, inAtti della Società ligure di storia patria, XLIII (1908-09), passim; U. Mazzini, Bibliogr. della stampa periodica spezzina dal 1865 al 1908, La Spezia 1908, pp. 6, 25; F.L. Mannucci, necr. in Giorn. stor. della letteratura italiana, LXXXV (1925), p. 397; Id., A. N., in Giorn. stor. e letterario della Liguria, n.s., I (1925), 1, pp. 5-11 (e in Miscellanea di storia italiana, LIII [1932], pp. LIX-LXIV); U. Formentini, A. N. (1842-1925), in Arch. stor. per le Provincie parmensi, XXV (1925), pp. XLI-XLIII; F. Poggi, Onoranze al prof. A. N., in Atti della Società ligure di storia patria, LVII (1930), pp. 286-288; C. Frati, Diz. bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani…, Firenze 1933, pp. 409 s.; E. Dervieux, L’opera cinquantenaria della R. Deputazione di storia patria di Torino… nel secondo mezzo secolo dalla fondazione, Torino 1935, pp. 373-383; G. Pistarino, Prospettive storiografiche: dal «Giornale ligustico» al «Giornale storico della Lunigiana e del Territorio lucense», in Miscellanea in onore di Ruggero Moscati, Napoli 1985, pp. 677-690; A. Agosto, Il fondo A. N. all’Arch. di Stato di Genova, in Archivi letterari in Liguria fra ’800 e ’900, Genova 1991, pp. 55-57; R. Beccaria, I periodici genovesi dal 1473 al 1899, Genova 1994; E. Grendi, Storia di una storia locale: l’esperienza ligure 1792-1992, Venezia 1996, pp. 60, 79 s.; M. Migliorini, Il «Giornale ligustico di scienze, lettere ed arti» e le carte manoscritte di A. N., in Riviste d’arte fra Ottocento ed età contemporanea, Milano 2003, pp. 69-86; Carteggio D’Ancona, XIII, D’Ancona-Torraca, a cura di M.T. Imbriani, Pisa 2003, pp. 290-292; La Società ligure di storia patria nella storiografia italiana, 1857-2007, a cura di D. Puncuh, in Atti della Società ligure di storia patria, n.s., L (2010), 1, pp. 85-87, 96 s., 100-104, 167-171.