Economista italiano (Mantova 1857 - Luserna S. Giovanni, Torino, 1943), prof. nelle univ. di Siena, Padova, infine Torino (1903-32), socio nazionale dei Lincei (1901); dal 1919 senatore. Ideò un sistema di riforme economico-sociali, che mirava all'eliminazione della rendita fondiaria e dell'interesse mediante l'attribuzione della proprietà della terra ai lavoratori; sistema che risente delle teorie di H. George e può dirsi in parte di ispirazione socialista, per quanto il materialismo storico vi si intrecci con la concezione idealistica, e che suscitò numerose critiche di marxisti e altri. L. ebbe tuttavia grande notorietà in Italia e all'estero. Tra le sue opere: La rendita fondiaria e la sua elisione naturale (1880); Analisi della proprietà capitalista (2 voll., 1889); La sintesi economica (1909); Corso di economia politica (1910); Le basi economiche della costituzione sociale (4a ed., 1913); C. Marx (1916); I fondamenti scientifici della riforma economica (1922); Ricordi di uno studente settuagenario (1927); Dinamica economica (1935).