Nella filosofia aristotelico-scolastica determinazione o qualità che non appartiene all’essenza di un oggetto: si distingue in a. casuale, se il suo rapporto con l’oggetto è fortuito, a. per sé, se, pur non appartenendo all’essenza di un oggetto e non rientrando perciò nella sua definizione, deriva però necessariamente da questa. Più genericamente, nella Scolastica, a. indicava una qualità o determinazione di una sostanza che non può esistere senza di questa. Nella filosofia moderna, soprattutto nell’empirismo, si è invece accentuata l’identificazione dell’a. con la qualità, la quale è la garanzia dell’esistenza della sostanza, che non esiste se non in quanto si manifesta nelle qualità. In Kant gli a. sono definiti come ‘modi speciali di esistere’ della sostanza.
Fenomeno morboso improvviso e imprevisto, o episodio morboso, per es. un a. cerebro-vascolare, che aggrava improvvisamente il decorso di una malattia.
Per l’a. in musica ➔ alterazione.