acchiapponico
agg. (scherz. iron.) Capace di esercitare le strategie dell’acchiappo, molto abile nell’attirare e nel sedurre.
• a proposito di [Barack] Obama «acchiapponico» [Silvio] Berlusconi «non ha mai detto quello che gli viene attribuito dalle agenzie di stampa in riferimento al presidente Obama, poichè si stava rivolgendo all’inviato di Repubblica, come tutti i presenti hanno potuto vedere». È quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo Chigi in merito alla battuta fatta dal premier nel corso della conferenza stampa finale del G20. (Piccolo, 3 aprile 2009, p. 2, Attualità) • Dopo alto, bello e abbronzato sarebbe stato solo l’ultimo epiteto: dotato di «sguardo acchiapponico». Come dire magnetico, carismatico. E invece no. Errore. Quando ieri Silvio Berlusconi ha pronunciato quella frase, nella conferenza stampa di chiusura del G20 a Londra, non si riferiva a Barack Obama. Ce l’aveva con un giornalista di «Repubblica». (Mario Prignano, Libero, 3 aprile 2009, p. 2, Primo Piano) • Il Cavaliere si fa «pop» per scongiurare il rischio di apparire algido, per evitare che si crei una cesura con l’opinione pubblica, […] Eccolo, allora, adoperare al G20 le battute di Gigi Proietti per definire l’inquilino della Casa Bianca «un tipo con lo sguardo acchiapponico», eccolo stringere a sé in un abbraccio il presidente americano e quello russo, e addirittura gridare «mister Obamaaa…» alla photo-opportunity con la regina Elisabetta. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 4 aprile 2009, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. acchiappo, a sua volta ricavato dal v. tr. acchiappare, con l’aggiunta dei suffissi -one e -ico.