Acab
(ACAB), s. m. inv. Acronimo dell’ingl. All cops are bastards, Tutti gli sbirri sono bastardi.
• Tokyo invece, la città che non dorme mai, ospita decine di concerti punk alla settimana. […] Il costo del biglietto è notevole. Si aggira intorno ai venti-venticinque euro (con consumazione), ma in proporzione agli stipendi del giapponese medio non sono granché. Nori, per esempio, con l’acronimo Acab (all cops are bastards) tatuato sulle nocche, fa l’operatore sociale due giorni alla settimana e gli basta per vivere. (Valeria F. Brignani, Unità, 6 novembre 2012, p. 19) • [Marcello] De Angelis sdogana anche questo argomento. Si sapeva già della presenza di movimenti «Occupy». Ma veramente pochi giornali e televisioni hanno parlato di falci e martello, bandiere rosse e delle «A» anarchiche. Ancora meno hanno parlato delle scritte «ACAB» (All Cops Are Bastards), e di altri slogan usati dagli Ultras del Fenerbache e del Besiktas, presenti anche loro in piazza per il gusto di creare qualche disordine. (F[ederico] Ca[mpoli], Giornale d’Italia, 15 giugno 2013, p. 5, Esteri) • La Digos è in allerta. La scritta ACAB si può leggere come un segnale di protesta contro la polizia, l’autorità, la legge, ma si può leggere anche come un segnale di raccolta di tutti gli ultras. I dodici Daspo disposti dal questore sono molto pesanti perché vanno da 3 a 8 anni. (Stefano Origone, Repubblica, 22 ottobre 2016, p. 20, Sport).
- Già attestato nella Repubblica del 3 giugno 2005, Napoli, p. II (Irene De Arcangelis).