Poeta persiano (m. Kashmīr 1651), visse a Kāshān, poi nel 1620-21 si trasferì in India, dove divenne il poeta favorito alla corte di Shāhgiahān. Scrisse il Shāhgiahān-nāme ("Libro di Shāhgiahān"), una cronaca in versi del regno timuride fino a Shāhgiahān, sul modello dello Shāh-nāme di Firdūsī.