al-BĪRŪNĪ, Abu 'r-Raiḥān Muḥammad ibn Aḥmad
Forse il più eminente scienziato del Medioevo musulmano, nato nell'ultimo mese del 362 èg. (settembre 973) nei sobborghi (bīrūn) di Khuwārizm (pron. Khārizm, cioè Khīwà a sud del lago d'Aral) e morto il 2 ragiab 440 (11 dicembre 1048), a Ghaznah (ora Ghaznī nell'Afghānistān orientale), ove era stato benevolmente accolto dal famoso sultano ghaznawide Maḥmūd, conquistatore di vasti territorî nell'India di nord-ovest, e dai suoi successori. Di razza quasi certamente persiana, scrisse in persiano soltanto qualche opuscolo; tutte le sue opere importanti sono in arabo. Coltivò la matematica, l'astronomia teorica e pratica, la fisica, la geografia e la medicina; sì occupò di filosofia e fu anche in corrispondenza scientifica con Avicenna; ebbe vivo interesse - cosa rarissima fra musulmani - per le culture straniere, e perciò studiò un poco di ebraico e di siriaco, ma soprattutto il sanscrito, cosicché con letture proprie e con l'aiuto di dotti indiani potè comporre la sua grande opera sull'India, che è uno studio profondo della cultura filosofica e scientifica di questo paese, ancora oggi prezioso per gl'indianisti. Così nel suo grande trattato di cronologia dei popoli orientali ci dà informazioni di prim'ordine sui calendarî e le festività di Ebrei, di Cristiani e d'altre nazioni d'Oriente. Il suo celebre trattato d'astronomia, intitolato al-Qānūn al-mas‛ūdī "il canone mas‛ūdico" perché dedicato nel 421 èg. (1030 d. C.) al sultano Mas‛ūd figlio del predetto Maḥmūd, è tuttora inedito. Il numero delle sue opere, parecchie delle quali di grossa mole, ascende a 120 e più.
Bibl.: Malgrado una lunga serie di studî parziali dovuti soprattutto ad E. Sachau, a H. Suter ed a E. Wiedemann, manca un lavoro complessivo ed esauriente su al-Bīrūnī; esso sarebbe ancora prematuro. Ci limitiamo a indicare: Alberunī's India, an account of the religion, philosophy, literature, geography, chronology, astronomy, customs, laws and astrology of India... by C. E. Sachau, Londra 1888, voll. 2 (con pregevolissime note del Sachau; ristampato senza mutamenti, nemmeno nell'impaginatura, nel 1910; il testo arabo fu edito dal medesimo a Londra nel 1887 e ristampato fotomeccanicamente a Lipsia nel 1925); Albērūnī's, The chronology of ancient nations... tradotto da C. E. Sachau, Londra 1879 (con note importanti; il testo arabo fu edito dal medesimo a Lipsia, nel 1876-78 e ripubblicato fotomeccanicamente nel 1923).