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al-Ash‛arī, Abū ’l-Ḥasan

Dizionario di filosofia (2009)
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al-Ashari, Abu 'l-Hasan


al-Ash‛arī, Abū ’l-Ḥasan

Teologo musulmano (Bassora 873-74 - Baghdad 935-36). Fondò la scuola teologica che da lui prese il nome di asharita (o ash’arita). Le sue due opere principali sono le Maqālāt al-Islāmiyyīn wa ikhtilāf al-Muṣallīn («Le dissertazioni dei musulmani e la divergenza tra gli oranti») e il Kitāb al-ibāna ‛an uṣūli l-diyāna («Chiarificazione circa i fondamenti della religione»). La teologia di al-A. nasce in opposizione a quella dei mutaziliti (o mu’taziliti), cui al-A. aveva originariamente aderito. Pur ammettendo la necessità dell’uso della ragione, al-A. insiste infatti non sulla giustizia di Dio, ma sulla sua libertà e onnipotenza, nonché sulla conseguente impossibilità di fornire una spiegazione razionale per ognuno dei dati della fede. Ne derivano una teoria della causalità in cui ogni azione causale è ricondotta direttamente a Dio (occasionalismo e creazione continua) e un’idea del bene assolutamente subordinato alla libertà divina (il bene è tale in quanto è Dio a farlo). In ambito dogmatico va rilevato lo spazio concesso al mistero: il fedele deve accogliere alcuni dati di fede (gli attributi antropomorfici di Dio, la visio beatifica) senza domandarsi «come» essi siano concepibili. Viene dunque concesso un certo spazio al letteralismo. Il fedele è considerato interno alla comunità indipendentemente dalla giustizia e dalla pietà manifestate: fuori dall’Islam stanno solo l’infedele e l’apostata. Sviluppato da diversi pensatori, tra i quali al-Bāqillānī (m. 1013), al-Baghdādī (m. 1037), al-Giuwaynī (m. 1085) e al-Ghāzālī (➔), il pensiero asharita è accolto dalla maggioranza sunnita e da questa considerato ortodosso.

Vedi anche
mutazilismo Indirizzo teologico musulmano. La sua origine va ricercata nelle lotte politiche dell’inizio dell’8° sec. d.C. (1°-2° dell’egira). I suoi principali dogmi furono: l’affermazione del libero arbitrio umano; la negazione della esistenza ab aeterno degli attributi di Dio; l’eternità delle pene infernali ... Avicènna Avicènna (adattamento occid. dell'arabo Ibn Sīnā). - Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte in arabo. In medicina l'opera sua maggiore è al-Qānūn ... sunniti Seguaci ortodossi dell'islamismo, di cui costituiscono la maggioranza; sin dalla metà del 1° sec. dell'egira, i sunniti assunsero tale nome per affermare che essi soltanto erano i seguaci della vera tradizione o sunna di Maometto (mentre gli sciiti seguono anche quella dei suoi discendenti). La prima ... onnipotenza psicologia onnipotenza onnipotenza del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) collegate a dimensioni magiche. La credenza nell’onnipotenza produce la convinzione ...
Tag
  • MUTAZILITI
  • CAUSALITÀ
  • APOSTATA
  • TEOLOGIA
  • BASSORA
Altri risultati per al-Ash‛arī, Abū ’l-Ḥasan
  • al-Ash῾arī, Abū'l-Ḥasan
    Enciclopedia on line
    Teologo musulmano (Bassora 873 - Baghdād 936), fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di asharita. La sua teologia si oppone alla scuola dei Mutaziliti (dalle cui file, pure, al-A. proveniva), ma ammette la necessità di un uso, sia pur limitato, della ragione nell'elaborazione dei ...
  • al-ASH‛ARĪ, Abū'l-Ḥasan ‛Alī ibn Ismā‛īl ibn Isḥāq
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace sin quasi a 40 anni della scuola teologica dei Mu‛taziliti (v.), se ne staccò, e anzi ne divenne ...
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