Polonsky, Abraham (propr. Abraham Lincoln)
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 5 dicembre 1910 e morto a Los Angeles il 26 ottobre 1999. Ebbe una carriera drammatica e contrastata: divenuto uno dei maestri del cinema di impegno sociale del suo Paese grazie alla sceneggiatura di Body and soul (1947; Anima e corpo) di Robert Rossen e della regia e sceneggiatura di Force of evil (1948; Le forze del male), nel 1951 cadde vittima del maccartismo per le sue idee di sinistra. Fu costretto ad abbandonare l'attività cinematografica, che poté riprendere, in tono minore, solo alla fine degli anni Sessanta, dando comunque un'altra prova del suo talento con un anomalo western antirazzista, Tell them Willie Boy is here (1969; Ucciderò Willie Kid).
Figlio di immigrati russi di religione ebraica, nel 1935 si laureò in legge alla Columbia University. Iniziò a esercitare come avvocato, ma dal 1937 si dedicò esclusivamente alla scrittura di copioni radiofonici. Svolse anche un'intensa attività politica e sindacale, come militante del partito comunista e del Congress of Industrial Organizations. Tra il 1940 e il 1943 scrisse tre romanzi, l'ultimo, dei quali The enemy sea, attirò l'attenzione dei dirigenti della Paramount Pictures, che gli fecero firmare un contratto come sceneggiatore. Venne però richiamato per il servizio militare e per due anni fu addetto al reparto di propaganda radiofonica dei servizi segreti, la Clandestine Radio Division. Terminato il conflitto si trasferì a Hollywood, dove le sue due prime sceneggiature furono respinte, e la terza, basata sul romanzo Golden earrings di Y. Foldes, venne modificata tanto radicalmente che non ne rimase quasi più traccia nella versione definitiva del film dal titolo omonimo (Amore di zingara), diretto nel 1947 da Mitchell Leisen. P. allora lasciò la Paramount ed entrò nella Enterprise Productions, la casa di produzione progressista dell'attore John Garfield. Vi debuttò con la sceneggiatura di Body and soul, storia di un pugile ebreo di origine proletaria che prima cede al racket ma poi si ribella. P., che effettuò anche un'attenta opera di controllo e supervisione della regia, ottenne una candidatura all'Oscar. Body and soul rappresentò il maggiore successo commerciale della Enterprise; Garfield, che ne fu anche interprete, per il suo film successivo propose a P. anche la regia. Forces of evil, tratto dal romanzo Tucker's people di Ira Wolfert (che collaborò alla sceneggiatura), racconta la vicenda di un avvocato disposto a tutto pur di raggiungere il successo, ma che alla fine si ribella contro i gangster per i quali aveva lavorato: l'identificazione tra gangsterismo e capitale fa di questo uno dei film più politicamente espliciti dell'epoca. Nonostante le critiche favorevoli (la regia fu giudicata asciutta ed essenziale) P. rimase deluso dal risultato finale e ancor più dalla tiepida reazione del pubblico, che non capì i simbolismi di cui era eccessivamente ricca la sceneggiatura.
Per la crisi della Enterprise, P. lasciò Hollywood e per due anni visse in Francia, dedicandosi alla stesura del romanzo The world above (1951). Al ritorno collaborò alla sceneggiatura di I can get it for you wholesale (1951; La conquistatrice) di Michael Gordon, dal romanzo di J. Weidman, dove viene riproposto al femminile il tema del carrierismo. Nell'aprile 1951 l'HUAC (House Committee of Un-American Activities) lo convocò. Appellandosi al quinto emendamento della Costituzione, P. rifiutò di fare i nomi dei colleghi sospettati di attività antigovernative; di conseguenza gli venne sequestrato il passaporto e il suo nome entrò nella 'lista nera'.
Negli anni seguenti scrisse sotto vari pseudonimi molte sceneggiature televisive, mentre illustrò il fenomeno del maccartismo nel romanzo A season of fear (1956), in cui criticò la passività del cittadino medio americano di fronte a quella vicenda. Nel cinema poté partecipare (con il nome di John O. Killens) solo alla sceneggiatura del noir Odds against tomorrow (1959; Strategia di una rapina) di Robert Wise. Dovette attendere il 1968 per poter firmare di nuovo con il suo vero nome, ultimo dei blacklisteds: fu infatti tra gli sceneggiatori di un duro e violento film poliziesco, Madigan (Squadra omicidi, sparate a vista!) di Don Siegel, dal romanzo The commissioner di R. Dougherty. Grazie all'appoggio di Robert Redford ebbe quindi la possibilità di dirigere Tell them Willie Boy is here, dal romanzo Willie Boy: a desert manhunt di H. Lawton. Storia di un pellerossa inseguito nel deserto dai bianchi per una falsa accusa, stravolge e talvolta rovescia i codici del genere western, di cui costituisce di fatto una circostanziata critica politica. Il successo del film in Europa, dove fu considerato esemplare, permise a P. di trovare i finanziamenti per Romance of a horse thief (1971; Il romanzo di un ladro di cavalli), girato in Iugoslavia e basato su un romanzo autobiografico in yiddish di J. Opatoshu, A roman fur a ferd ganev: ambientato nel 1904 in un villaggio della Polonia occupata dai russi, è la storia dei difficili rapporti tra questi ultimi e gli abitanti ebrei. Denigrato dalla critica del tempo, è stato rivalutato da quella odierna. L'insuccesso del film costrinse P. a ricadere in un quasi assoluto anonimato: insegnò sceneggiatura alla School of Cinema and Television della University of Southern California a Los Angeles, e collaborò alle sceneggiature di alcuni film di modesto valore. Dopo lunghi anni di silenzio, collaborò (non accreditato) alla sceneggiatura di Guilty by suspicion (1991; Indiziato di reato) di Irwin Winkler, un film sull'offensiva maccartista nel mondo del cinema ispirato alla sua autentica vicenda. *
Abraham Polonsky, in The director's event: interviews with five American film-makers, ed. E. Sherman, M. Rubin, New York 1970; Abraham Polonsky, in Tender comrades: a backstory of the Hollywood blacklist, ed. P. McGilligan, P. Buhle, New York 1999, pp. 481-94; P. Buhle, A very dangerous citizen: Abraham Lincoln Polonsky and the Hollywood left, Berkeley (CA) 2001.