abondare (abbondare)
In Cv IV XII 6, nel significato di " avere in abbondanza ", in traduzione diretta da Cicerone (Par. I I 6 " ea... desiderare maxime, quibus abundarent "); " essere in abbondanza ", nel participio presente con valore di aggettivo: Pd XXXIII 82 Oh abbondante grazia ond'io presunsi ficcar lo viso per la luce etterna, dove abbondante definisce l'eccezionale elargizione di grazia divina (cfr. superinfusa, in Pd XV 28) necessaria a D., come a ogni viator mistico, per poter fruire della visione di Dio e dei beati nel Paradiso.