abominare
Il vocabolo è usato solamente nella prosa del Convivio. Vale " esecrare ", " detestare ", in IV I 5 Io... li errori de la gente abominava e dispregiava; analogamente in IV XII 6 e XV 12. Sta invece per " accusare ", " infamare " (accezione già presente in Ricordano Malispini, fra Giordano e altri scrittori volgari del XIII-XIV secolo), in IV XI 9 quello che io mi taccio per non abominare alcuno.