Uomo politico e poeta portoghese (Freixo de Espada-à-Cinta, Trás-os-Montes, 1850 - Lisbona 1923). Partecipò attivamente alla lotta politica e sociale del suo tempo con liriche, poemi, articoli di giornali, oltre che nel parlamento dove militò fra gli avversarî della casa reale di Braganza. Gli accenti satirici e di sarcastica polemica presenti nel poema A morte de D. João (1874) ritornano più accesi in A velhice do Padre Eterno (1885), contro la Chiesa, l'ipocrisia religiosa, il fanatismo. Interrotta questa poesia di battaglia dalla limpida vena di Os simples (1892), scrisse Patria (1896), fusione di elegia, satira, epopea, tragedia, a tratti illuminata da profondo lirismo, con cui si chiude il ciclo della sua lotta sociale e patriottica. Nel 1921 raccolse varî suoi articoli nel volume Prosas dispersas, in cui ripudiò le accuse contro il cattolicesimo contenute soprattutto nella sua opera giovanile A velhice do Padre Eterno.