ABI (Associazione Bancaria Italiana)
ABI (Associazione Bancaria Italiana) Libera associazione, fondata a Milano nel 1919, cui aderiscono le banche italiane di tutte le categorie e dimensioni. È inoltre l’espressione del mondo della finanza, delle società di leasing e di factoring, delle fiduciarie, delle Società di Intermediazione Mobiliare (➔ SIM) e delle Società di Gestione del Risparmio (➔ SGR). L’ABI ha un ruolo di rappresentanza e tutela del sistema creditizio e finanziario italiano in tutte le sedi internazionali. La sua istituzione va situata in quel momento di intenso sviluppo dell’associazionismo economico, non soltanto creditizio, che si verificò in Italia tra la fine del 19° e l’inizio del 20° sec. e che portò alla costituzione, oltre che dell’ABI, delle Confederazioni dell’industria, dell’agricoltura e del commercio. Sciolta nel periodo fascista, fu ricostituita nel 1945 a seguito di un referendum indetto tra tutte le banche italiane. Negli anni 1990, in conseguenza di modifiche legislative e del mutato quadro della competizione nel settore finanziario, avvenne una profonda trasformazione del sistema bancario, con privatizzazioni e quotazioni in borsa. In questo nuovo scenario, a partire dal 1997, all’ABI fu assegnato il compito di rappresentanza sindacale di tutti gli istituti di credito. In particolare, le furono trasferiti i compiti di fissazione di cornici negoziali relative ai contratti di lavoro e ai rapporti con le organizzazioni sindacali per la definizione di politiche occupazionali, rimanendo esclusi da queste responsabilità solo i contratti collettivi di lavoro concernenti il credito cooperativo. Per credito cooperativo si intende l’insieme delle banche (BCC, Banche di Credito Cooperativo) che, costituite in forma di società cooperativa, esercitano il credito ispirandosi ai principi mutualistici. L’associazione ha sede a Roma.