BERGAIGNE, Abel
Indianista, nato a Vimy (Pas-de-Calais) il 31 aprile 1838, morto nel 1888 per una caduta presso la Grave nelle Alpi. La sua attività si manifestò dapprima specialmente nel campo degli studî glottologici. Incaricato dell'insegnamento del sanscrito e della grammatica comparata alla Sorbona, iniziò il secondo periodo della sua vera operosità pubblicando scritti indologici, di cui, del resto, aveva dato già prima un saggio nel 1872 con l'edizione e traduzione del Bhāmmīvilāsa. Nel 1879 traduceva il Nāgānanda, nel 1884 il celeberrimo dramma di Kālidāsa, Śakuntalā e nello stesso anno pubblicava a Parigi un Manuel pour étudier la langue sanscrite. Intanto, fra il 1878 e il 1883 era uscita l'opera sua principale: La religion védique d'après les hymnes du Rig-veda (Parigi, voll. 3; il 4° volume, di indice, fu compilato da M. Bloomfield), la quale doveva segnare una rivoluzione vera e propria nell'ambito degli studî vedici, come quella che avrebbe gettato le basi di nuovi criterî, atti ad avvicinare di molto l'età del Veda, e a far mutare l'opinione sulla semplicità delle concezioni del mondo vedico e a indurre, finalmente, a prestar grande valore al significato dei vocaboli vedici. Il B. pubblicò anche, tra il 1880 e il 1887, studî vedici d'indole lessicale, grammaticale, storica ed epigrafica (citiamo fra tutti le Études sur l'Histoire de la Sam̥hiiā primitive du Rig-Veda, 1886-87).
Bibl.: Abel Bergaigne, Parigi 1888 (raccolta di discorsi funebri sul B.); V. Henry, L'oeuvre d'A. B., Parigi 1889.