‛ABD ur-RAḤMĀN KHĀN
Emiro dell'Afghānistān, avo dell'emiro attualmente regnante Amānullāh, nato circa il 1844, morto il 1° ottobre 1901. Dopo una giovinezza agitata, in aperta ribellione contro l'emiro Shīr ‛Alī, suo zio, che ripetutamente sconfisse, ma dal quale fu a sua volta sconfitto, sì da dover cercare rifugio presso le autorità militari russe del Turkestān, ‛A. giunse al trono nel 1880 col favore dell'Inghilterra, in seguito alla guerra angloafghāna del 1879-80, nella quale Shīr ‛Alī trovò la morte, e il figlio e successore di lui Ya ‛qūb fu detronizzato ed esiliato dagli Inglesi. Dotato di scarsa cultura, ma di pronta intelligenza e di fine senso politico, seppe mantenere l'accordo coll'Inghilterra, ma al tempo stesso si destreggiò con la Russia, tendendo a sfruttare la rivalità delle due grandi potenze per garantire l'indipendenza del proprio regno. Nonostante le numerose ribellioni contro cui ebbe a combattere, gli riuscì di mantenere il suo dominio effettivo su tutto il territorio, tenendo in rispetto le tribù nomadi; organizzò l'esercito, diede impulso al commercio e all'industria, sicché può a buon diritto essere ritenuto come il primo iniziatore del risorgimento afghāno. Lasciò un'interessante autobiografia, che è stata tradotta in inglese.
Bibl.: Enciclopedia dell'Islam, Leida 1908 e segg., in edizioni francese, inglese, tedesca, I, pp. 61-65. V. anche afghānistān.