ABCHAZIA (A. T. 73-74, Abkhazia; sigla A.S.S.R.)
Fa parte della R.S.S. della Georgia, e per mezzo di essa entra nella R.S.S. del Caucaso. L'Abchazia occupa la parte centrale del litorale caucasico del Mar Nero, ed ha una superficie di 7398 kmq. Si divide in 5 regioni: Gagrinski, Gudaužski, Gumistinski (con la città di Suchum), Kodorski e Samurzakanski. La capitale è Suchum. La maggior parte dell'Abchazia (ad eccezione della zona marittima bassa) è una contrada selvosa e montagnosa, formata dalla catena principale del Caucaso e dalle sue diramazioni. La popolazione è addensata nella zona marittima e nelle valli della regione montuosa.
Il clima è mite, ma umido. Nella zona litoranea la temperatura media in gennaio è di 5°, in agosto di 24°; le precipitazioni vi raggiungono una media annua di circa 1500 mm., cosicché il clima litorale dell'Abchazia s'avvicina a quello dei paesi umidi sub-tropicali. La regione centrale montuosa ha clima moderato con frequenti precipitazioni nevose nei mesi d'inverno. Ad un'altezza superiore ai 600-700 m. il clima è più freddo (da 2° a −10° in media nel mese più freddo). La principale ricchezza naturale della regione è costituita dalle grandi aree boschive. Il 65% del territorio (544.000 ett.) è coperto di boschi costituiti di essenze diverse a seconda delle diverse altitudini. Specialmente apprezzato è il lauro, che prima della guerra mondiale veniva esportato all'estero. Le ricchezze della zona montuosa, in gran parte, non sono ancora sfruttate; particolarmente preziosi sono i giacimenti di eccellente carbone fossile, di piombo, di zinco e le miniere di rame. La popolazione è (1926) di 174.126 ab., la densità media è di circa 23 ab. per kmq.; nella zona litorale la densità giunge a 35-40 ab. Quanto alla nazionalità, prevalgono gli Abchazi (circa il 50%, cioè 83.794); poi vengono i Georgiani (18,4%), i Greci (12,8%), gli Armeni (10,2%), i Russi (5,9%), i Persiani (2,2%). Nella popolazione urbana, tuttavia, gli Abchazi rappresentano almeno il 10%.
L'occupazione principale della popolazione è l'agricoltura. Nel 1917 il granturco occupava il 75,9% di tutta l'area seminata, e le piante industriali il 20,2%. L'Abchazia non produce quantità sufficienti di cereali, ed è costretta a importarli dalla regione del Kuban. La risorsa principale della popolazione consiste nelle colture speciali, in prima linea in quella del tabacco. Nel 1914, su 9478 piantagioni e 14.319,4 ettari, si raccolsero 9873 tonn. di tabacco, delle quali 8196 tonn. furono esportate all'estero (principalmente in Egitto). La seconda importante occupazione della regione è la viticoltura e la produzione del vino: si coltivano fino a 30 qualità di uve. Nel 1923 erano coltivati a vite 4516 ettari, che producevano 246.000 ettolitri di vino. E anche sviluppata la frutticoltura (peri, meli, peschi, susini, mandarini, olivi). Nel 1923 l'area dei frutteti raggiungeva 1873 ettari. Vi sono alcune stazioni sperimentali agricole con collezioni ricchissime, specialmente di palme. L'industria è poco sviluppata.
L'Abchazia difetta di vie di comunicazione interne; mancano del tutto le ferrovie. Il clima meraviglioso della zona litoranea ha favorito lo sviluppo di stazioni climatiche, fra le quali Suchum, Gulripsc e Gagri, che godono fama europea. Vicino a Suchum si trovano le famose fonti sulfuree di Tivarcelski.
L'Abchazia fin dall'antichità era abitata da popolazioni di nazionalità caucasica, cioè da Abchazi (antichi Abaschi): nei secoli VIII-X fu un regno indipendente, poi entrò a fare parte dello stato di Georgia, conservando la propria autonomia. Nei secoli XIII-XVI sulle coste dell'Abchazia si stabilirono i Genovesi, dal sec. XVI all'anno 1810 rimase sotto il dominio della Turchia. Dal principio del sec. XIX s'inizia la conquista del Caucaso da parte dei Russi, e si giunge all'unione dell'Abchazia alla Russia nell'anno 1864. Nel 1921, finita la guerra civile, si formò la A.S.S.R. (Abchazskaja Sovetskaja Socialističeskaia Respublika).
Bibl.: Sm. Ašchacova, Puti razvitija Abchazskoj Istorii (Le vie dello sviluppo della storia abchaza), Suchum 1925; S. Bassarija, Abchazija b geografič, etnografič. i ekonomič, otnošenijach (L'Abchazia dal punto di vista geografico, etnografico ed economico), Suchum 1923.