abbellare
Gallicismo, con metaplasmo di coniugazione (come già nella tradizione lirica : cfr. per es. Cantilena di giullare toscano 28, Giacomino Pugliese Morte, perché 39, Maestro Torrigiano Né volontier 4, Monte Ahi misero 49, Chiaro Vostro consiglio c'audo asai m'abella), da abel(h)ir, " piacere ", " esser gradito ". Ricorre una volta nel Paradiso e una volta nel Detto, sempre in rima. V. ABBELLIRE.