ABACENO (᾿Αβάκαινον)
Antica città di Sicilia, sul versante settentrionale, ai confini del territorio di Messana. Sorgeva, secondo ogni verosimiglianza, sotto l'odierna Tripi, ove nel sec. XVI si scorgeva un largo campo di rovine antiche, in parte ancora esistenti. Abaceno si affaccia alla storia nella seconda metà del sec. V a. C. con le sue piccole monete di tipo e di leggenda ellenica. Dionisio I le tolse parte del territorio per fondarvi la colonia di Tindari. Qualche anno dopo (393 circa), Abaceno si univa, contro di lui, al cartaginese Magone, accampato nelle vicinanze. Nel 315-14 era alleata di Agatocle, il quale la occupò per disperdere la fazione che gli era ostile. Pur tuttavia, Abaceno fu presto una delle città ribelli al sovrano di Siracusa e fece contro di lui causa comune col cartaginese Amilcare. Nel 269, favorì Ierone contro i Mamertini. Continuò ad esistere fino al II secolo d. C. e forse ancora più tardi. Dall'immagine della scrofa, talvolta accompagnata da porcellini e da ghiande, impressa sulle monete d'argento, si è arguito che Abaceno fosse dedita all'allevamento dei suini, grazie ai prodotti che fornivano le foreste dei Nebrodi.