Scrittore inglese (Londra 1685 - ivi 1750). Messo in ridicolo da A. Pope, scrisse contro di lui The progress of wit, being a caveat for the use of an eminent writer (1730). Le sue migliori opere drammatiche sono Athelwold (1731), Zara (rappr. 1735) e Merope (1749), queste ultime ambedue adattamenti da Voltaire; poesie (Creation, 1720; Tears of the muses, 1737, ecc.) e, in collab. con W. Bonol, saggi periodici poi raccolti in due volumi (Plaindealer, 1724); diresse The Prompter (1735), periodico teatrale.