PIRRO, 3° (v. vol. VI, p. 192)
L'erma di P. al Museo Nazionale di Napoli è stata studiata nei significati che scaturiscono dalla sequenza di dinasti e pensatori della Villa dei Papiri, da cui proviene (Lorenz, 1965; Pandermalis, 1971; Wojcik, 1986): il valore iconografico viene confermato dalla moneta in bronzo con il profilo del sovrano epirota, in esemplare unico a Barcellona, che tuttavia non esclude il tipo di Copenaghen. L'immagine così evidenziata si confronta a sua volta con la testa del Museo Nazionale di Atene, vicina all'Ares Ludovisi, che aggiunge una componente bellica all'apoteosi prevalentemente orientata sullo Zeus di Dodona.
La volontà di P. di assimilarsi ad Alessandro, espressa dalle fonti, si verifica nell'identificazione del re con il condottiero a cavallo che domina le metope di un'edicola funeraria di Taranto (dall'area tra Via Calabria e Via Umbria), nell'atto di colpire di fendente un nemico atterrato: da tempo è stata osservata (Carter, 1975) l'analogia del gesto con l’Alessandro al Granico di Lisippo (v.). La cronologia dell'ornamento architettonico in pietra tenera è fissata al 280-270 a.C. dalla ceramica relativa alle più antiche sepolture, e pertanto comprende il periodo dell'alleanza con il sovrano. I forti tratti del viso e le brevi ciocche spartite nel mezzo della fronte del cavaliere, evocano P. quale vincitore dei barbari d'Occidente, sulla tomba di un Tarantino caduto nella battaglia di Eraclea (Moreno, 1994).
Bibl.: Ritratto di Copenaghen: F. Johansen, Catalogue, Greek Portraits, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen 1992, p. 94, n. 37. - Ritratto di Napoli: H. Th. Lorenz, Galerien von griechischen Philosophen- und Dichterbildnissen bei den Römern, Magonza 1965, p. 13, tav. VII, 4; G. Μ. A. Richter, The Portraits of the Greeks, III, Londra 1965, p. 258, figg. 1762-1763; D. Pandermalis, Zum Programm der Statuenausstattung in der Villa dei Papiri, in AM, LXXXVI, 1971, pp. 173-209, in part. 198-199, n. 7; P. Dintsis, Hellenistische Helme, Roma 1986, I, pp. 166, 293-294, n. 255; II, tav. LXXIII, 2-3; M. R. Wojcik, La Villa dei Papiri ad Ercolano, Roma 1986, pp. 64-65, n. Β.io, tav. XXXIX; R. R. R. Smith, Hellenistic Royal Portraits, Oxford 1988, pp. 64-65, 73, in, 156, n. 5, tav. VI; L. A. Scatozza Höricht, in Le collezioni del Museo Nazionale di Napoli, I, 2, Roma 1989, p. 124, n. 141; R. R. R. Smith, Hellenistic Sculpture, Londra 1991, pp. 22-23, fig. 11; Β. Hintzen-Bohlen, Herrscher-repräsentation im Hellenismus, Colonia 1992, pp. 69-70; P. Moreno, Scultura ellenistica, I, Roma 1994, pp. 154-156, figg. Ι97, 199, 200. - Moneta col ritratto di Pirro: P. Moreno, op. cit., I, p. 154, fig. 196. - Ritratto di Copenaghen: F. Johansen, op. cit., p. 94, n. 37. - Metope dall'edicola funeraria di Taranto (Via Calabria e Via Umbria): J. Carter, The Sculpture of Taras, Filadelfia 1975, pp. 69-74, nn. 191-212, tavv. XXXII-XXXVI. - Metopa con cavaliere che colpisce di fendente: F. Coarelli, Alessandro, i Licinii e Lanuvio, in L'art décoratif à Rome à la fin de la république et au début du principat, Table ronde, Rome I979, Roma 1981, pp. 119-262, in part. 238, fig. 32; G. Calcani, Cavalieri di bronzo, Roma 1989, pp. 39, 55-56, 132, figg. 7, 9, 84; R. R. R. Smith, op. cit., pp. 183-184, fig. 204; A. Stewart, Faces of Power, Berkeley-Los Angeles- Oxford 1993, pp. 124, 269, fig. 88; P. Moreno, op. cit., I, p. 155, figg. 88, 129,196.